Tuesday, March 15, 2011

Denise Milani Married?

150 anni dell'Unità d'Italia

  Nelle foto il tempio della Concordia di Agrigento, illuminato a festa il 30 dicembre 2010 (Keystone)


I 150 anni dell'Unità d'Italia visti dalla Svizzera

L'Italia chiama, Berna risponde con.. prudenza 

 

In Svizzera si è guardato con interesse e simpatia alle vicende che hanno portato all'unità italiana, in particolare negli ambienti liberali. Quando però si è trattato di riconoscere il nuovo Stato, il governo elvetico ha reagito con molta prudenza. Intervista di Swissinfo.ch allo storico Sacha Zala.

 

TACCUINI INTERNAZIONALI, che guarda con interesse alla Svizzera ticinese e a quanto muove gli interessi di turismo e cultura del paese confinante, vi propone questo spaccato storico di un certo interesse per noi, e per ciò che muove oggi il nostro paese riguardo alle culture limitrofe che non mostrano un totale parallelismo con le nostre. Ve ne riportiamo pertanto i passi più importanti:







Switzerland was one of the first states along with Britain and the United States to which Italy has asked to be recognized after the proclamation of the Kingdom, which occurred March 17, 1861. Bern has, however, reacted in a rather lukewarm, says Sacha Zala, Director of the Swiss Diplomatic Documents.

si: March 17, 1861 was proclaimed the Kingdom of Italy. Switzerland reacts as the creation of this new state?

Sacha Zala: In very cautiously. Torino notification when the creation of the Kingdom in Bern, the Swiss Federal Council replied simply noting the 'new order of things', and reiterates the old relations of friendship. In response alle autorità italiane evita esplicitamente di riconoscere il nuovo Stato, che giuridicamente è ‘soltanto’ un ingrandimento del Regno di Sardegna. È vero che a Torino questa missiva è interpretata come un riconoscimento; la formulazione utilizzata dal governo svizzero è però volutamente ambigua.

s.i.: Perché questa prudenza?

S. Z.: Il Regno d’Italia crea una nuova situazione: un chiaro riconoscimento da parte della Svizzera avrebbe implicato l’interruzione immediata di tutte le relazioni con gli Stati precedenti, la cui esistenza era stata garantita dal Congresso di Vienna. E questo il Consiglio federale non lo vuole fare, perlomeno not until the situation is clarified definitively, what will happen very soon.

should not forget that the current borders of Italy are set only after the Second World War. In 1861 is still the question of South Tyrol and Veneto - which borders with Switzerland - and the question of the Papal States ... It is therefore understandable that Switzerland proves to care and wait for the first reactions of the European powers.

you: There are also territorial disputes between Switzerland and Italy?

SZ: There are actually some small open border issues, particularly in Valposchiavo and Ticino. The rest of the first treaties signed between Switzerland and the new Kingdom of Italy are the very ones to adjust the boundaries. The problem

Switzerland in 1861, however, is another: the border with Italy is the most recent of which perhaps you trust less. The separation of the Valtellina from the Grisons in 1797 took place only two generations earlier. Subconsciously Federal, Ticino is a former bailiwick, and with the statement in the second half of the nineteenth century the principle of nationality based on language and culture, there is undeniably a potential revision of the border. On the Italian side, the Cavour himself in 1861 says that if one day Switzerland was awarded the Vorarlberg and the Tyrol, you might have assumed the union of the Ticino and Italy. Moreover, the fortifications erected south of Bellinzona in 1848 during the war in northern Italy and the construction of the forts of Airolo in the second half of 1880 are to be read before in an anti-Austrian and then anti-Italian.

is Bern and then look to the south with some concern?

SZ: No doubt the relationship between the Ticino and the Swiss are in a period of crisis as early as 1848. Canton Bern suspect if not foment, surely tolerate the activities of revolutionaries italiani. Per questa ragione, nel novembre del 1848 l'Assemblea federale obbliga i rifugiati italiani in Ticino a trasferirsi nella Svizzera interna. In una lettera indirizzata al Consiglio federale nell'aprile del 1853 (quell'anno l'Austria decretò la chiusura delle frontiere ed espulse dal Regno Lombardo-Veneto circa 6'000 ticinesi, ndr) il Consiglio di Stato ticinese prende posizione con veemenza contro le accuse secondo le quali il cantone è un focolaio rivoluzionario. Nello stesso documento, però, emerge con forza anche la lealtà nei confronti di Berna. Pur rilevando tutte le difficoltà alle quali è confrontato il cantone, il governo ticinese dichiara che la competenza per la 'alta politica' spetta esclusivamente al Consiglio federale. Despite these serious problems, he feels fully Ticino in Switzerland.

is: Since the early years of the Unit, to create friction between Switzerland and Italy is the smuggling of goods. What is the position of the federal government?

SZ: It was a phenomenon that greatly irritates Italian authorities. In that respect are very important words of Cavour in 1861 during a meeting with the Swiss charge d'affaires at Turin. In essence, the head of the Italian Government argues first against the Swiss smugglers, however, ensuring that Italy will not try to take action against the federal government. Switzerland in turn reacts con estrema costanza, portata avanti fino ad oggi, sottolineando che non ci sono obblighi internazionali che costringono uno Stato a regolare le proprie esportazioni. Dal punto di vista elvetico, questi traffici nelle zone di confine non hanno nulla d’illegale, si tratta semplicemente di esportazione.

s.i.: La Svizzera è però stata anche una terra di rifugio per molti profughi italiani e ha guardato di buon occhio quanto stava avvenendo in Italia…

S. Z.: La Svizzera è l'unico paese europeo nel quale la rivoluzione del 1848 ha attecchito e vi sono senza dubbio dei forti sentimenti, anche ideologici, nei confronti di tutte quelle persone rifugiatesi in Svizzera. D'altro canto, la questione dei rifugiati crea enormi pressioni internazionali sulla Svizzera, tacciata di lassismo. Nonostante il Consiglio federale cerchi di mantenere in equilibrio tutti gli interessi, la questione rimane acuta per almeno mezzo secolo e sfocerà addirittura nel 1902 con la momentanea rottura delle relazioni diplomatiche tra Svizzera e Italia.

Non bisogna infine dimenticare la questione religiosa: Ticino e Valposchiavo facevano ancora parte delle diocesi di Como e di Milano. In Svizzera, perlomeno tra i liberali, si vedeva dunque di buon occhio tutto ciò che indeboliva lo Stato della Chiesa e quindi il suo controllo su queste terre, che ben presto saranno staccate dalle diocesi italiane. In questo senso l’Unità d’Italia contribuisce a ‘perfezionare’ l’unità elvetica.

Per la Svizzera la somma di tutti questi sviluppi ha certamente fatto sì che le varie componenti del Paese attecchissero assieme in modo più forte. Queste crisi e le pressioni provenienti dall'esterno hanno innegabilmente cementato proprio in quei decenni un'identità svizzera.

Daniele Mariani, swissinfo.ch



 

Sunday, March 13, 2011

Free Homemade Dune Buggy Plans

"P L A N O M I A"


P     L     A N O I S M

REALITY ', DREAMS OF SUSTAINABILITY AMBITIONS '


We read with great interest the first book of "Planomia" neologism proposed by Vice-President and founder of Planet Life Economy Foundation, Emanuel Plata, who baptized the idea of \u200b\u200ba science that would like to possess but that does not yet exist, if not present in embryo in all meritevolissimi efforts are making to those who would like to outline the conditions, because avvertitamente necessary and indeed crucial in an imagined future in which we can still wish for the development, provided it is sustainable for the planet in which we live.





Paolo Ricotti, president and cofounder of "Plef," the free non-profit foundation established in 2003 in charge of making practicable the principles of sustainable development within the culture of market , intruduce the section on Sustainability, in the beautiful Ibro published by Franco Angeli, giving a definition, and arguing the approach of Planet Life Economy Foundation, allo stesso tema, con la seguente frase, che già in sè stessa è il manifesto  della Fondazione, ricco di fantastiche intenzioni basate su concrete realtà di fatto:

"L'arte, la cultura, la natura, la bellezza, salveranno il mondo.
Sono tutti beni che creano valore economico e benessere
in maniera totalmente sostenibile,
oltre ad essere apprezzati e desiderati dai citadini
di ogni comunità e nazione.
L'Italia è il paese più ricco di tali beni, unici, distintivi e perenni, straordinaria forza e leva strategica
per la competitività di mercato e creazione di vero valore complessivo.
L'Italia è dunque in grado di assumere nel tempo la leadership mondiale sui temi legati allo sviluppo sostenibile,
cultura del benessere e qualità della vita, se lo vogliamo."



Planet Life Economy Foundation è nata su iniziativa di un gruppo di Managers Entrepreneurs and successful Italian, seeks to make concrete realizarla projects, sustainable products and processes within companies and associations. To this end, interacts with every other institution, making available not only on their bodies but also on initiatives from the members and, in particular, acting as a bridge between cultural development time and stage of development of projects. A commitment to the whole field to date has led to a continued involvement of various sectors, from research to the application and enterprise, both domestic and international field. This has gradually given rise to a very special position of Planet Life Economy Foundation sui temi della sostenibilità: una visione chiara, che la distingue nettamente dalle altre Associazioni ambientaliste esistenti, con molte delle quali tuttavia è gemellata o collabora. I principi dello Sviluppo Sostenibile vanno correttamente declinati all'interno delle dinamiche gestionali dell'impresa (competitività, valore aggiunto, sistemi operativi, ecc.) e nei confronti delle aspettative dei cittadini (qualità di vita, emozione, piacere, benessere); pertanto il fulcro attorno al quale ruotano le attività ed i pensieri di Planet Life Economy Foundation si occupa degli aspetti economici di cultura d'impresa e di comunicazione, rivolgendosi necessariamente anche a pratiche di eccellenza o risolutori di casi di crisi prefigurandosi di conseguenza come contro propulsore di un network di persone e competenze in continua espansione.



Abbiamo incontrato recentemente in Casabella sul Lago Maggiore Emanuele Plata, fondatore e vicepresidente di Plef, che ce ne ha illustrato le ambizioni, i sogni, la realtà, nonchè le implicazioni progettuali entro i versanti dell'agire etico-sociale. Nel corso degli interessanti colloqui egli ci ha fatto dono di PLANOMIA, spalancandoci con ciò una porta di conoscenza e di interesse già in noi latente da tempo, e su diversi versanti già in nuce nelle stesse nostre attività di lavoro e di vita. Già da tempo sensibili ai temi fondamentali che l'impegno di Plef oggi manifesta, ci siamo subito sentiti attratti dalle modalità di lavoro e di organizzazione che essa si è data, nonchè dagli strumenti conoscitivi  e operativi messi in campo con la finalità di dare corpo e volto di concretezza a ciò che ne sottende l'azione.
Dice Plata, che il piano di lavoro da cui l'attività della Fondazione è partita, chiarendo il senso della interdisciplinarità nello studio di un sistema chiuso pieno di relazioni quale è il nostro pianeta, motiva ed incoraggia il tentativo di comprendere lo sviluppo grazie anche alle varie sfaccettature dalla sostenibilità, interrelate tra spazio, tempo, uomini, idee e culture. E' da queste prime approximations that created "Planomia," and the first book that tells the horizons and practical ideals, which separate documents for competence and cultural reflections of those who formula, but united by their perception of sustainability, expressed in defined situations, but on the context in which culture is considered. All these contributions, from its Foundation, the geologist, the historian, the economist, the psychologist, the pharmacologist, analyst creative entrepreneur farmhouse, public administrator, the naturalist, expert organization, the supplier of environmentally friendly processes, the consultant to CSR and big business, leading to a need to combine knowledge e consapevolezza che trova nell'apertura a tutto ciò che ci sta intorno la vera chiave dello sviluppo, quasi che la forza competitiva nulla sia, se non attraverso la generosità . Straordinario questo punto considerato che la Fondazione nasce per e nell'impresa, dove già il metodo "win-win" o il concetto di coevoluzione hanno fatto scuola, ma dove associare lo sviluppo alla generosità dovrà fare scuola.



Già si prevedono due nuovi libri della planomia, in uscita dopo il primo che più sopra abbiamo citato ("Il primo libro della Planomia, realtà, sogni, ambizioni della sostenibilita"). Il secondo libro sarà intitolato "Fattori primari dello sviluppo, ovvero i quattro cavalieri della planopmia - cambiamento climatico, energie alternative, demografia, equità". Il terzo: "Manuale dell'interdisciplinarietà per le imprese e lo sviluppo".

Un primo impegno di TACCUINI INTERNAZIONALI ( Il "Magazine di pensieri, sogni, immagini, che attraverano ogni arte del fare, vedere, conoscere, scoprire"), sarà quello di restare in contatto con le publicazioni di Plef, ed eventualmente anche di partecipare ad alcuni dei suoi incontri di lavoro, quando e se possibile. Il secondo impegno sarà quello di promuoverne le idee condivise, lanciandone  in rete anche attraverso le sue risorse, se non le più approfondite analisi concettuali, quanto meno le tesi più immediatamente leggibili ed interpretabili dei suoi lettori nel mondo, così da divulgarne almeno lo spirito. Il terzo impegno potrà essere nel tempo quello di stabilire contatti che possano essere di reciproco interesse per la diffusione e lo sviluppo attivo delle sue pratiche d'eccellenza.

Enrico Mercatali
Lesa, 13 marzo 2011



Saturday, March 5, 2011

Mount & Blade Klucz Licencyjny

NEMETON - High Green Tech Magazine


Hospitable city: the culture of design and green
(Luciano Crespi)
The quality of the contemporary city is increasingly dependent on the quality of its spaces, indoors and outdoors, even more than the eloquence of his "monuments". In particular, squares, streets and gardens, although they play a different role than in the past, provide a quality index for the region and its ability to offer hospitality to new areas of contemporary travelers. And are the real challenge of the project and its ability to respond to questions related to research of a new civilization of 'living. The same issue of urban green spaces fall into this perspective and is offered as an opportunity to reflect upon the role of design.
Luciano Crespi, architect, has taught Technology of the Polytechnic of Milan. He is currently professor of design at the School of Design of Milan Polytechnic, where he is chairman of the degree course in Interior Design. And 'member of the College of doctoral interior architecture at the Politecnico di Milano, and the Steering Committee of the Italian Society of design. Among his recent publications "Neotop" and "The exhibition ai tempi del viandante”.




NEMETON
High Green Tech Magazine  
 
  Is now available a new biannual publication dedicated to the newest in greening technologies 
(where the knowledge of the agronomist and of the architect weave together)


symbol of the magazine is the leaf Gynkgo

E 'now a new magazine devoted to high technology for green
(where knowledge of the agronomist and the architect have become one)



Carla Horat Trees,
The forest of signs , engraving, copper, 60x35 cm (1990)

NEMETON is a word of Celtic origin meaning sacred grove - the palce where the divin  manifests itself that for the Celts an most other peoples that symbolized a sense of profond union with the world. It is where the union between nature and man, his identity, and his sense of belonging is evident.

Technology is noy enough; one must also know what to do and why. These answers can be sought in all areas of human knowledge - in our philosophyes, religions, , and anthropologicals studies, and in the sciences of nature and man.

Becoming ever more diffuse, a new attention in the presence of vegetation is completly Changing Our traditional understanding of what "green" means. This Involves change many things: agriculture and what we eat, and landscape architecture, design and how we live. Now More Than Ever We are coming to Recognize That All of These Aspects inextricabily are linked by a common denominator-the green factor.



The architecture is increasingly moving towards sustainability, towards an integration of nature within the buildings, and to search for materials that are as sustainable as possible . From the new integration between nature and architecture born hanging gardens , tetti che sono dei veri e propri giardini, muri verdi che permettono agli edifici di respirare.
The Coolist ha stilato la classifica dei 10 capolavori di architettura sostenibile dotati di tetti verdi. Io ho deciso di aprire con la Nanyang School of Arts di Singapore , con il suo tetto mozzafiato piantato nel 2008. Tra i 10 tetti, ad ognuno dei quali The Coolist dedica una gallery per chi vuole ammirare dettagli e particolari, c’è anche l’Accademia delle Scienze della California , opera di Renzo Piano , il cui tetto è uno tra i migliori esempi di green roof al mondo, integrazione perfetta tra architettura e natura: i 2 acri e mezzo del tetto ospitano piante locali per la conservazione della biodiversità.


NEMETON è parola di origine celtica che indica il bosco sacro, iul luogo in cui si manifesta il divino che per quei popoli, come per molti altri, equivale al sentimento di profondea unione con il mondo. Il bosco sacro è il luogo in cui si evidenzia l'unione tra natura e uomo, l'identità, l'appartenenza.

La tecnologia non è sufficiente, non basta sapere come fare, è necessario sapere perchè e cosa fare. E questo va cercato in ogni campo dei saperi dell'uomo, nelle filosofie, nelle religioni, nelle antropologie, nelle sienze della natura e in quelle dell'uomo.

is spreading a new focus to the element plant that completely changes the perspective with which we sin'ora considered "green." It 'a change that involves agriculture and thus food, architecture and landscape design and living. All fields are discovered, more than ever, indisolubilmente linked to a single common denominator, the component plant.


Having made the acquaintance, in Casabella Lesa-Lago Maggiore, Joseph Rosa, who is the Nemeton Publishing Coordinator, we also know, through him, that there has donated a few copies, this fine magazine, rich of subjects suffered a great apparcisi interesse e d'immagini accattivanti, incentrata su temi anche molto distanti fra loro, come  "la bellezza", il "sapere-verde", l' "architettura e il design", lo "sky garden e il vertical farm", ma legati dal filo comune d'una visione aperta al futuro, disincantata e convinta che l'oggi deve preparare basi solide se vogliamo un domani capace di arridere a nuova vita per tutti gli abitanti di questa terra.




Boschi sacri e giardini segreti
Paola Maresca


The forest is very ancient and sacred place of initiation. The sacredness of the forest is then extended to all the vegetation, such as treasure trove of knowledge and understanding. As the wood in the garden are hidden secrets and allegories. A complex system of symbols in fact characterizes the garden, where nature, specially designed and tuned to the frequencies of the soul, touches our deepest essence. This arcane knowledge informs the design of gardens, starting with the Middle Ages, where the very idea of \u200b\u200bthe garden is associated with the Garden of Eden and later gives birth to great parks and gardens alchemical until the beginning of romanticism where initiation routes cut out the paths and the garden becomes a stage for more extensive work.
Paola Maresca, an architect, has published "sacred groves and gardens enchanted" (1997), "enchanted gardens, sacred groves and magical architecture" (2004), "Gardens, fashions and exotic architecture" (2005), "Gardens , Women and Architecture "(2006) and" Gardens symbolic and magical plants "(2007). "Gardens and delight" (2009). Directs the Notebooks "Garden and Architecture."

It engages in green, as in name and mark a fundamental and increasingly scarce resource, and arguments that make it a corollary, such as technologies that support the development, propagation and its increasingly be in contact with human life, and the pursuit of architectural environmental sustainability, which is the vehicle more complex, and yet still full of unknowns.



Nemeton Leafing through some numbers, we realized, although we very close to the themes of architecture, the environment and the city, for passion and profession over thirty years, the ramifications of its specializations become sempre più fitte e articolate mano a mano che il tempo passa, e che facciamo fatica ad inseguirne tutti gli episodi più significativi, e le evoluzioni sia sul versante tecnico che su quello teorico.



Certamente questo del verde, visto attraverso una lente particolarmente potente che ne studia e diffonde gli aspetti tecnici che meglio sanno attribuirgli realistico peso all'interno delle attività umane,  nonchè valide prospettive d'estendersi nell'ambito dei grandi progetti di sviluppo urbano e ambientale all'interno della stessa disciplina architettonica, in termini di soggetto (il più delle volte perfino da protagonista) e non più solo di complemento, ha saputo imporsi a tal punto oggi da avere bisogno di un magazine tutto e solo su di esso incentrato.


Parc de Bercy, 1993-1997, Parigi
Bernard Huet, Madeleine Ferrand, Jean-Pierre Feugas, Bernanrd Leroy (architetti)
Ian Le Caisne, Philippe Raguin (paesaggisti)



Ecco perciò Nemeton . La rivista appare subito complessa e ricca di sfaccettature gustose. In essa gli argomenti sono trattati così come l'informazione li divulga senza imporre soluzioni scontate o punti di vista teorici precostituiti in partenza. Essa va decisamente oltre tutto ciò che l'argomento verde ha significato e divulgato di sè fino a pochissimi anni fa, attraverso testate che hanno dovuto "cambiare aspetto", e targhet, pur di sopravvivere, attribuendo alle pratiche verdi una interpretazione quasi totalmente decorativa e "fai da te", ancorchè esposte con dovizia di "consigli utili" e di riferimenti alla manualistica d'uso. Tanto da potersi permettere il lusso oggi, Nemeton, ricambiandone totalmente la concezione espositiva e di mercato, di concentrarsi prevalentemente on issues of major projects, with horizons in management of large-scale social and institutional, rather than on the private aspects of small-scale, certainly more generous in terms of numbers of readers and fans, because they challenge the use of new market channels communication, and new issues to be resolved, some vital to the survival of certain balance achieved in terms of ecosystems, nay, more, it was possible to achieve by adopting a range of topics, as can be inferred from reading its indices, able to move simultaneously between the great philosophical questions underlying the issues of "beauty" or "historical knowledge", or those yet the relationship between "music and architecture" to those of scientific knowledge and practical ways of growing in certain weather conditions or employment, or diluted any possible specialization within general issues pertaining to art.



a job because of knowledge and dissemination, this Nemeton that investigates and promotes, which crosses horizontally and vertically muovasi each level of discourse around the questions which it arises: to spread the idea of \u200b\u200bscientific and practical ecological behavior of human beings, find the spot welds between "beauty and technique; migliorare l'ambiente diffondendo ed adottando soluzioni "verdi".



Nature urbane: giardini verticali e muri vegetali
Anna Lambertini, Daniele Romare

Nelle città che cambiano, la presenza diffusa di spazi aperti e di vegetazione, l’uso consapevole delle risorse naturali, la gestione creativa dei luoghi pubblici, così come l’attenzione ai temi della memoria culturale e dell’identità estetica dei paesaggi dell’ordinario e size daily, become essential factors to induce positive changes and to promote sustainable patterns of urban life. In this scenario fit the new technologies capable of vertical gardens, developing a tradition that uses technology to improve the quality of life.
Anna Lambertini, architect, has a PhD in landscape planning. Since 1994 he has been teaching and research at the Department of Urban Development and Territorial Planning, University of Florence. Currently a lecturer in the Landscape Master's Degree in Florence. Among the publications: "Vertical Gardens" (2007).
Daniel Romare introduced in Italy the work of Patrik Blank, deals with the development and distribution of products for design and system design of green innovation.


To give an idea of \u200b\u200bthe cut taken by the magazine, exploring the philosophical world that thrives on green issues, we only report some titles in that it offers its readers: "Neo -Nature today: toward a third flavor, "" Strategies for exploration and swarm behavior in the roots, "" When men arose from plants, "" The beauty of the soul as a cure, "" The path leads through the forest architecture "" The place della poesia". Ma, d'altro canto non sono pochi gli articoli che hanno come preciso obbiettivo quello di aggredire gli aspetti conoscitivi del livello scentifico, proponendone soluzioni che solo il versante high tech potrebbe adeguatamente affrontare. Anche in tal caso riportiamo dei titoli, presi a caso, per dimostrarne l'assunto: "Il parco storico bioenergetico di Villa Seghetti Panichi"; "Il ristorante sull'albero"; "Fattorie nello spazio"; "Green roofs"; " Una biopiscina da provare"; "L'agricoltura verticale"; "Emilio Ambaz, un'intervista".

 
Gilles Clement - Parc Henri Matisse, Alexander Lille-Gabbianelli, landscape architect


We want to signal to our readers through this magazine because, its pages, the issues that are particularly close to us, and often also occur in our articles. Because we know that they attract many of our readers and that they are doing with the system, will create spaces for meetings and even more interest. We strongly believe, we at INTERNATIONAL NOTEBOOKS, in this exchange, and not so much the issues discussed, as the spirit that animates the research as a way of being and of thinking about knowledge. Tourism, which is within we attended to be even more popular, is itself, as we have said many times since we opened our magazine, a way of conceiving the existence in the world, and to feel part of it. Knowledge is the main instrument, and this is where we felt close to "Nemeton", when we talked about it, leaf through and then reading it with Joseph Rosa, who handles relations with the traitor, in whose spirit has introduced us when we indicated our interests.


During this summer, EcoZoom , as it has done , wants to keep you updated on news and events that will be!
is held in Bologna , in ExpoGreen, the International Symposium dedicated to green vertical, roof gardens, vertical farm. at the Fiera di Bologna will present experts from all over the world, to describe the most advanced design and management of green spaces.
The most advanced research in sustainable architecture International arranges to meet with the HIGH GREEN TECH SYMPOSIUM, that promises to be one of the most important events of 2009. The focus is puntata sulle alte tecnologie per il verde , si mostreranno le ultime realizzazioni in materia di verde verticale, giardini pensili e vertical farm in Europa, formando nell’insieme un evento unico e inedito in Europa.



Una bella ed affascinante rivista, che avremmo forse preferito meno patinata e con una grafica meno dispersiva, più rigorosa, come lo è la piattaforma del suo orizzonte tematico. Ma e certo che ora, che la sappiamo esistere, essa ci accompagnerà nel tempo, sovrapponendosi ai nostri ragionamenti e fondendosi alle nostre altre passioni.

Publisher
Esselibri Spa - Sistemi editoriali, Napoli, Italy
www.sistemieditoriali.it
Publishing coordinator: Giuseppe Rosa
Director: Maurizio Corrado
Chief Editor: Laura Brignoli
Editorial coordination: Carolina Truzzi


Henry Mercatali
INTERNATIONAL NOTEBOOKS

Lesa, March 5, 2011